Bistrot Il Cerchio a Collecchio di Parma

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Il Bistrot il Cerchio a Collecchio di Parma in via Oreste Grassi 21, vicino alla Stazione ferroviaria, rappresenta il gradito ritorno di Roberto Pongolini ex Cantinetta di Felino (stella Michelin) che coadiuvato dalla moglie Paola, ha aperto un locale, un bistrot moderno e contemporaneo, con una trentina di posti disponibili dove propone sia Pandirò (focacce gourmet) che piatti di carne o di pesce… All’insegna della ricercatezza delle materie prime e dell’estro creativo che da sempre contraddistinguono la sua cucina… Il tutto accompagnato da un’ ottima selezione di vini.

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Per descrivere al meglio il bistrot il Cerchio, vi invito a leggere la recensione scritta da Chichibio, il noto critico enogastronomico della Gazzetta di Parma:

La cucina, i piatti
Menu con una ventina di proposte equamente divise tra Pandirò (le focacce gourmet) e piatti di carne e di pesce, senza distinzione tra antipasti, primi, secondi. Sempre alcune invenzioni del giorno, ad esempio un piatto di salmone, pesce che non amo se non affumicato, ma di cui il cuoco garantisce l’eccellenza della materia prima. Così, messo in risalto dalla innovativa cottura ad ultrasuoni, il trancio di pesce semplicemente servito al naturale rivela un’intensa e inedita freschezza di gusto, che si completa poi nell’accompagnarsi al salmone affumicato in casa e all’insalata di erbe aromatiche. I Pandirò hanno un impasto segreto con maturazione/lievitazione di tre giorni e cottura che ne evidenzia leggerezza e sapore: pasta soffice, lieve crosticina sul bordo, fiordilatte, pomodoro e poi, fuori dal forno, farciture a completare il tutto. Ottima quella con porcini, zucca e culatello; un classico quella con fiordilatte, lonza cotta, carciofini e salsa barbecue; l’orto piccante; la Rossa di pomodori, acciughe, capperi; la Genovese ecc. Altro fuori menu con i canestrelli o pettini di mare. Sono molluschi simili alle capesante, appena scottati e messi su un risotto perfettamente tirato, leggermente piccante, con peperone rosso che si scioglie e lo tinge appena, mantecato con poco burro e Parmigiano: un piatto equilibrato e armonico dove risalta la finezza dei canestrelli. E ancora: gli “annolini” autunnali con fonduta di Parmigiano, porcini e zucca; la zuppa di porcini con ditalini; gli spaghettini con ragù di orata, capperi, acciughe, mandorle, finocchietto; il vitello grigliato con salsa tonnata; il filetto di maiale pesante (330 kg) cotto in rosa e crema di patate affumicate. 

Per finire
Un sorbetto solido al lambrusco con visciole; ricordando il “winner taco” Algida; la tortina di mele; il parfait di ricotta e yogurt; il tortino Sacher (euro 5,50). Pagherete i Pandirò tra 9,50-11 euro; i piatti 9-15 euro; i dolci 5,50 euro. Menu non esposto, coperto abolito, ingresso e bagno comodi, parcheggio nei dintorni.” (dalla Gazzetta di Parma del 25 Ottobre 2017)

per le prenotazioni tel 0521 800457

 

 

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